Non tutti i tipi di cioccolato sono uguali: è diversa la percentuale di cacao, ma anche la tipologia e quantità di ingredienti. Vediamoli nel dettaglio, per scegliere non solo secondo il gusto ma anche per qualità.

Al latte, fondente, anche senza zuccheri aggiunti: ci sono moltissimi tipi di cioccolato e a ogni nome corrispondono ingredienti diversi. Con poche e semplici regole puoi riconoscere il tuo cioccolato dalle etichette.

Il cioccolato è un alimento naturalmente privo di glutine, ma devi fare attenzione ad alcuni prodotti: evita per esempio le barrette di cioccolato ai cereali o quelle ripiene di biscotto. Anche quelle al riso soffiato possono essere pericolose, perché il riso così ottenuto potrebbe essere lavorato in un laboratorio insieme ad altri cereali con glutine e quindi essere a rischio contaminazione.

È buona regolare leggere gli ingredienti in etichetta per controllare se è presente il glutine, che è indicato, come tutti gli allergeni, con un carattere che risalti rispetto agli altri, quindi in corsivo o in grassetto.

Come è nato il cioccolato

Se oggi possiamo mangiare cioccolata lo dobbiamo a Cortèz, che nelle sue spedizioni in America del Sud conobbe il cioccolato consumato dalle tribù locali: una bevanda amara a cui erano attribuite proprietà mistiche ed energizzanti.

Al termine dei suoi viaggi, Cortèz portò il cioccolato in Europa, dove presto venne apprezzato in tutte le corti.
Seguirono diversi tentativi per modificarne sapore e consistenza, e, quando il cioccolato ha assunto il gusto irresistibile che conosciamo oggi, è stato amore a prima vista. Per tutti.

L’articolo completo è presente sul numero in edicola